Sono una persona come tante, appassionata di fotografia, legata al mondo dei computer e in particolare del software libero, un po’ alla ricerca di un mondo migliore. Come tutti.
In questa pagina presento alcuni collegamenti ad attività che sto svolgendo o che ritengo particolarmente importanti; nonché un mio indirizzo per chi voglia comunicarmi qualcosa.
Questa pagina è per me un metodo per raccogliere e strutturare un po’ la mia vita. Ci sono vari punti che popolerò con collegamenti e informazioni di tanto in tanto.
Inoltre ho un piccolo diario che aggiorno di quando in quando.
Cose che vendo.Ho scattato quantità esagerate di foto: ho delle cassette della frutta piene di fotografie e di pellicole, decine di raccoglitori di diapositive, gigabyte di foto digitalizzate. Alcune sono ordinate altre no, parecchie in bianco e nero. Ne metto qui una campionatura, sperando di poter presto permettere ai visitatori di commentarle.
Laureato a Pisa in Scienze dell’Informazione, un corso di Laurea della facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. Prima che nascesse la facoltà di Informatica e prima che nascesse Ingeneria Informatica. Ci tengo a precisarlo perché purtroppo non ritengo gli attuali corsi all’altezza di quello che ci fu insegnato all’epoca, ma possiamo parlarne.
Attualmente sono uno sviluppatore Debian. Mi occupo principalmente di traduzione in italiano di documentazione e del sito web; inoltre gestisco alcuni pacchetti, come HylaFax e libpaper.
Oltre al sito wed di Debian, traduco alcuni programmi come man-db
,
sane-backend
, postgresql jdbc
, parted
,
enscript
, backup-manager
, man-db
,
pgAdminIII
e alcune parti dell’installatore Debian.
Possiedo una macchina collegata sempre ad Internet, alla quale permetto di accedere senza problemi. Se avete la necessità di un accesso, fatemelo sapere. Su questa stessa macchina ci sono un servizio di posta sicura (SMTP con TLS, IMAP/S e accesso web via HTTPS) sempre disponibile.
Ho un altro progetto, collegato ad HylaFax, che si chiama spoolfax e che permette a programmi esterni di generare un file di richieste che vengono poi “girate” a HylaFax per essere inviate via fax. Si tratta sostanzialmente di un middleware.
A proposito di software libero, consiglio tutti coloro che sono ancora prigionieri di quel rottame di Internet Explorer di passare Firefox. I motivi per il passaggio sono tanti: è software libero, aderisce pienamente agli standard, blocca tutte quelle finestre pubblicitarie non richieste, è stato realizzato tenendo ben presente la sicurezza, implementa correttamente il CSS.
Lavoro sia come libero professionista, che all’interno di una società di consulenza — Lixper S.r.L. — principalmente come sistemista e software architect. I settori nei quali sono più preparato sono:
ma in generale credo di avere abbastanza esperienza per affrontare la maggior parte delle problematiche sistemistiche sui maggiori Unix — AIX, Solaris, HP-UX, Debian GNU/Linux —, sia che si tratti di installazioni che di tuning (del sistema operativo, del database, della rete), che di audit, che di sizing o altro ancora.
Il curriculum completo è disponibile qui oppure su . Un altro profilo:
Questa è una paginetta nella quale inserisco alcuni script utili nella gestione di sistemi baan.
Da anni cerco, come molti, di battermi per un mondo migliore; a volte con piccoli gesti, altre con attività più consistenti. Credo che tutti possiamo fare qualcosa per migliorare questo mondo, ecco alcuni esempi che io seguo:
Ridurre i consumi al minimo. Uno dei problemi che ci affliggono è certamente il fatto che spesso siamo spinti dalle mode o della pubblicità a comprare oggetti inutili. A volte si tratta di oggetti utili, ma confezionati in maniera eccessiva.
Ad esempio: a Natale ho visto fare dei regali (e ne ho anche ricevuti) di completamente, in ispecie alcuni soprammobili o altre opere d’arte meglio definibili come cianfrusaglie.
Oppure: consumare meno combustibile per muoverci. Con il lavoro che faccio sono arrivato a punte di 50.000km/anno in auto. Sono parecchi e correvo anche tanto per essere sempre abbastanza puntuale. Adesso rispetto quasi sempre i limiti di velocità e consumo le metà di prima. Inoltre preferisco viaggiare meno e fare il lavoro in remoto, anche con tariffe inferiori.
Infine: comprare prodotti italiani, oppure senza troppi intermediari come quelli del commercio equo e solidale o quelli tramite gruppi di acquisto. Fate la spesa al mercato e non al supermercato.
Riusare e riciclare. Credo che acquistare oggetti nuovi, anche costosi come computer, telefoni cellulari o accessori tecnologici sia quasi inutile. Difficilmente ci servono veramente queste nuove tecnologie e molto spesso sono invece solo mode.
Quante volte sarebbe stato possibile magari spendere un po’ di più e comprare un oggetto riparabile anziché uno usa e getta? I telefoni cellulari attuali sono ad esempio quasi sempre non riparabili.
Fare sentire la propria voce. Anche con azioni semplici quali l’informazione precisa. Ad esempio, ecco una breve relazione che ho scritto con altri sulla mostra del treno ad alta velocità; presente da dicembre 2005 alla stazione torinese Porta Nuova
Oppure: partecipare alle manifestazioni, come quelle contro l’adozione di una legge sui brevetti software che vengono spesso organizzate a Bruxelles dalla Foundation for a Free Information Infrastructure.
Lèggere tanto e guardare meno la televisione. La televisione italiana è, da anni, arrivata all’ultima spiaggia. Non credo ci siano più di tre ore a settimana di trasmissioni veramente interessanti.
Uno dei mezzi per accordersi della pochezza di molti giornalisti attuali è quello di lèggere gli articoli con un mese di ritardo dalla loro uscita. Ci si rende conto come la stampa è ormai tutta pressoché scandalistica, nel senso che strèpita e urla allo scandalo per poi dimenticare tutto nel giro di pochi giorni. In questo modo si vede anche come i nostri politici facciano affermazioni che si contraddicono con quanto detto solo pochi giorni prima.
Chi fornisce veramente informazioni non è ammesso all’utilizzo di quel mezzo di trasmissione e si rifugia sulla carta stampata, spesso con saggi più o meno voluminosi e con passaggi su settimanali. Oppure apre al popolo di Internet, spesso tramite dei diari o blog.
Alcune delle fonti che prediligo sono la rivista stampata internazionale, il sito di Beppe Grillo o i libri di Oliviero Beha e di Marco Travaglio.